Lo scorso mese i Pink Floyd, a sorpresa, sono tornati con un nuovo brano scritto appositamente per aiutare la popolazione dell’Ucraina colpita dalla violenta guerra contro la Russia.
Il brano, realizzato insieme al cantante ucraino Andriy Khlynyuk, si chiama Hey Hey Rise Up ed è il primo materiale originale completamente inedito composto dalla band dai tempi di The Division Bell del 1994. La nuora di Gilmour, di nazionalità ucraina, ha descritto la guerra in corso come “esasperante” e ha spiegato di sentirsi “impotente”.
Il chitarrista ha aggiunto: “L’idea che la Russia di Putin invada una nazione pacifica… è assolutamente irritante”. Gilmour ha anche dato la sua opinione incitando il dialogo tra i due paesi auspicando una risoluzione pacifica del conflitto.
Nonostante a livello discografico questa pubblicazione possa non avere un seguito David Gilmour, durante un’intervista riportata da Guitar World, ha accennato alla possibilità di futuri show della band: “Non abbiamo pensato di fare dei concerti, ma suppongo che possa essere una possibilità. Non ne faccio uno da così tanto tempo, ma chissà”.
L’anno scorso il chitarrista dei Pink Floyd aveva detto di aver chiuso definitivamente con la band ma il ritorno in studio per la realizzazione del singolo benefico per la popolazione Ucraina potrebbe aver riacceso realmente le speranze di poter rivedere dal vivo la leggendaria band.
In un’intervista rilasciata a Guitar Player commentava così la sua decisione di chiudere con il gruppo: “Ho trascorso una vita intera nei Pink Floyd e parecchi di quegli anni all’inizio con Roger. E quel periodo, che ora tutti considerano come il nostro momento di massimo splendore, è stato per il 95% musicalmente appagante, gioioso e pieno di divertimento e risate”.